Tinden Photography Glove

Lo avevo già accennato in precedenza e ho acquistato un nuovo paio di guanti fotografici: i Tinden Photography Glove, sempre della Vallerret.

Nonostante i Markhof Pro V3 siano degli ottimi guanti, non sono del tutto sufficienti quando le temperature scendono sotto allo zero e quindi ho preso un altro modello più adatto alle temperature basse e queste sono le mie impressioni.

Altri guanti?

La prima considerazione da fare è proprio questa. Servono davvero diversi guanti fotografici?

Ognuno può dare la risposta che vuole ovviamente, ma bisogna considerare che più i guanti tengono caldo e più sono grossi e poco flessibili.

Inoltre guanti meno caldi per forza di cose non proteggono a sufficienza quando le temperature scendono troppo e per contro quelli più caldi possono essere veramente eccessivi quando le temperature sono meno rigide.

Vediamo un po’ come si sono comportati i miei nuovi Tinden.

Tinden Photography Glove

Tinden Photography Glove

La prima cosa che mi ha colpito è la morbidezza di questi guanti. L’interno in lana merinos ne rende l’utilizzo veramente piacevole.

Essendo guanti per temperature abbastanza rigide sono inevitabilmente spessi e quindi la mobilità risulta inferiore rispetto ad altri guanti più leggeri. Nonostante ciò non danno grossi problemi nell’utilizzo e la presenza della gomma ad alta aderenza consente una presa solida della fotocamera.

Tinden Photography Glove

I polsini sono lunghi e regolabili, per consentire una chiusura che possa mantenere il caldo all’interno anche in presenza di vento o pioggia.

Essendo guanti fotografici, i Tinden Photography Glove hanno la possibilità di scoprire pollice e indice come gli altri modelli. La particolarità è che a differenza dei Markhof, questi non hanno un semplice taglio, ma la parte superiore si sovrappone per circa un centimetro alla parte inferiore, per cui non si sente il freddo quando le dita sono coperte.

Tinden Photography Glove

Questo guanti sono anche impermeabili, consentendo il contatto con la neve senza causare il passaggio del bagnato all’interno. È ovvio però che essendoci una parte scopribile, i guanti non possono essere totalmente a tenuta, quindi è necessario prestare attenzione quando si utilizzano.

Anche questi guanti hanno delle taschine laterali che possono magari contenere schede di memoria per la fotocamera. In una di queste tasche è anche presente una moneta esagonale molto utile come cacciavite per avvitare o svitare parti dei cavalletti.

I pro

I pro dei Tinden Photography Glove sono veramente tanti. Sicuramente tengono caldo e sono estremamente comodi.

Hanno un’ottima presa come gli altri da me provati ed essendo guanti fotografici possono scoprire pollice e indice di entrambe le mani, per avere il massimo della sensibilità quando si utilizza la fotocamera.

Ottima la sovrapposizione tra i cappucci delle dita e il resto del guanto quando pollice e indice sono coperti.

Molto utile poi la chiave per i cavalletti che ho usato in più di un’occasione.

I contro

Qui c’è poco da dire. Come per i Markhof c’è un costo abbastanza elevato da considerare dovuto all’utilizzo di materiali di ottima qualità. Non tutti saranno invogliati ad acquistare un paio di guanti per questa cifra, ma secondo il mio parere ne vale sicuramente la pena.

Restano un po’ deboli le calamite che tengono i cappucci in posizione quando pollice e indice sono scoperti. Ogni tanto capita che si stacchino e finiscano un po’ in mezzo. Non un grosso problema, ma la cosa probabilmente è migliorabile.

Conclusione

Anche questi guanti sono di ottima qualità, come tutti i prodotti Vallerret in mio possesso.

Per una maggiore protezione delle dita quando le scopro, ho preso una taglia superiore rispetto a quella consigliata. Ciò mi consente di utilizzare dei sottoguanti che anche se molto sottili mi danno la possibilità di tenere le dita scoperte un po’ più a lungo prima di doverle riparare per scaldarle.

Con i Tinden mi trovo così bene che spesso li utilizzo anche in altre occasioni come ad esempio in alcuni servizi di Protezione Civile, se non devo fare lavori manuali che potrebbero rovinare i guanti.

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